Il mondo della pubblicità è talmente ingarbugliato, pieno di soluzioni e di opportunità, che districarsi al suo interno risulta tutt'altro che facile. Uno dei dubbi principali che attanaglia i pubblicitari è quello relativo al medium da utilizzare per le proprie campagne. Televisione, radio, internet, quotidiani, riviste, cartelloni, manifesti e l’elenco potrebbe andare avanti.
Trovandoci però nell'era della tecnologia, questo dubbio può essere risolto pensando al mezzo comunicativo (e quindi pubblicitario) emergente, a quello cioè più recente, ma anche sempre più diffuso: i
dispositivi mobili o, all'inglese,
mobile.
Ormai chiunque (soprattutto tra i più giovani) possiede uno smartphone, un tablet o qualcosa di simile. Di conseguenza, fare pubblicità su questi dispositivi può rivelarsi un successo. Aiutandoci con
questa infografica, vediamo perché, ad oggi,
investire nel Mobile Advertising è indispensabile per un’azienda.
1. Perché è un settore già consolidato, ma sempre in crescita
Abbiamo detto di come
i dispositivi mobili siano una delle
novità più eclatanti del mondo tecnologico in questi ultimi anni; tuttavia, da un punto di vista cronologico, non sono un’innovazione così recente (esistono da più di 10 anni).
Di conseguenza, anche
il Mobile Advertising non è una pratica totalmente nuova, ma già ben consolidata. Basti pensare che i soldi spesi in tutto il mondo per annunci pubblicitari mobile 3 anni fa - nel 2012 - sono stati ben 8,41 miliardi di dollari USA.
Ciò nonostante, in questi ultimi anni, si può dire che
stiamo assistendo ad un vero e proprio boom del settore: il denaro investito è aumentato di più del doppio negli ultimi due anni (arrivando a 20,3 miliardi di dollari nel 2014) e, secondo previsioni, è destinato a fare altrettanto nei prossimi due (36 miliardi nel 2016).
Anche osservando la questione dall'ottica di chi deve comprare, il succo del discorso non cambia: nel 2011, per visitare il sito di un rivenditore, il
14,4% dei consumatori usava un dispositivo mobile, percentuale salita al
22,7% nel 2012.
Addirittura, se passiamo agli acquisti, si stima che circa il
15% delle compravendite effettuate
online nel 2013 sia avvenuta
tramite dispositivo mobile, quindi senza passare da un PC fisso.
2. Perché è un fenomeno globale
Se pensate che investire sulla pubblicità per dispositivi mobili sia una pratica diffusa solamente tra i paesi più “avanzati” dal punto di vista tecnologico (quindi Nord America, Europa Occidentale, Giappone, Australia) vi sbagliate di grosso. Seppur con qualche differenza,
possiamo affermare che il mobile advertising si sta affermando come un fenomeno mondiale.
Di seguito vi riportiamo la tabella relativa ai
soldi investiti in campagne pubblicitarie mobile per zona geografica. I dati si riferiscono agli ultimi 3 anni, con l’aggiunta delle previsioni per i prossimi 2, e sono espressi in milioni di dollari USA.
REGIONE
|
2012
|
2013
|
2014
|
2015
|
2016
|
Nord America
|
3.948
|
7.163
|
11.245
|
16.118
|
21.392
|
Asia + Oceania
|
2.654
|
3.413
|
4.314
|
5.315
|
6.192
|
Europa Occidentale
|
1.648
|
2.735
|
4.294
|
6.356
|
8.389
|
America Latina
|
79
|
140
|
259
|
415
|
581
|
Europa dell'Est
|
70
|
117
|
162
|
211
|
261
|
Africa + Medio Oriente
|
7
|
13
|
23
|
36
|
58
|
3. Perché lo può fare chiunque e dovunque
La pubblicità online non è una pratica esclusiva, adatta cioè ad un determinato tipo di azienda o di business. Chiunque può farla, come dimostrano i
dati relativi alla spesa in annunci mobile per categoria - espressi in percentuale sulla spesa mondiale totale.
- 40% Intrattenimento e Media
- 22% Tecnologia e Telefonia
- 19% Vendita al dettaglio
- 7% Viaggi
- 6% News ed Educazione
- 6% Relazioni Sociali/Appuntamenti
- 5% Business e Finanza
- 3% Salute/Lifestyle
- 1% Moda e Stile
- 1% Automobile
Se parliamo poi della scelta di
quale piattaforma utilizzare per fare pubblicità, anche qui regna la varietà (anche se, come vedremo, c’è un “gigante” che sovrasta tutti gli altri). Ecco allora come sono suddivisi i ricavi del mobile advertising per compagnia:
- Google 54,65%
- Facebook 13,23%
- Pandora Internet Radio 5,1%
- Twitter 3,64%
- iAd (di proprietà Apple) 2,92%
- Millenal Media (società americana specializzata nel mobile marketing) 1,29%
- Altri 19,17%
Da questi dati emerge come la tipologia di pubblicità più diffusa sia quella
paid search, cioè quella dove gli
annunci promozionali sono
visualizzati in cima alle
pagine dei risultati dei motori di ricerca (Google in testa), mentre la
pubblicità sui social network (quindi Facebook e Twitter in primis) è sì in crescita, ma comunque ancora in secondo piano.
Piccola postilla: se per gli argomenti da trattare e per la piattaforma da usare c’è sostanziale libertà di scelta, per quanto riguarda l’
orario, invece, è stato dimostrato come il più redditizio, in termini di efficacia, è quello
tra le 18 e mezzanotte. Per effettuare questa misurazione è stato usato un parametro noto come
click-
through rate (CTR), che misura la percentuale di click su un messaggio pubblicitario.
Ti abbiamo convinto?
Allora, sei convinto dell’importanza del mobile advertising? Se dovessi avere dei dubbi scrivici pure! Siamo a tua completa disposizione…