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Smart Working e Cyber Security al tempo del Coronavirus

16 marzo 2020

Il Coronavirus, oltre a mettere a serio rischio la nostra stessa esistenza e quella dei nostri cari, sta seriamente minacciando anche le nostre imprese e la loro stessa sopravvivenza economica.

Nell’arco di poche settimane tutto si è fermato. Inizialmente si è registrato anche qualche segnale positivo (vedi il repentino calo del costo di benzina e gasolio) ma ben presto ci siamo dovuti confrontare con gli infiniti lati negativi di questa violenta epidemia.

É importante sottolineare che, ora più che mai, le aziende devono fare ricorso alle tecnologie per fronteggiare questa nuova crisi: smart working, cloud computing, video conference sono ormai termini all’ordine del giorno.

 

Ma non dimentichiamoci che è necessario procedere con cautela, proteggendosi e utilizzando tutte le precauzioni del caso perché i cyber criminali sono sempre in agguato, a maggior ragione ora che la crisi ci porta a fare scelte avventate e non adeguatamente ponderate.

 

Per questo motivo, Kapersky ci ricorda cinque regole fondamentali da seguire per ridurre i rischi:

  1. Ogni dipendente che lavora da casa deve essere munito di VPN per consentirgli di accedere in modo sicuro alla rete aziendale. La VPN (acronimo di Virtual Private Network) abbassa i rischi di intrusione illecita per quei dispositivi connessi alla rete aziendale da reti domestiche o connessioni non adeguatamente protette;
     
  2. I PC o notebook utilizzati per connettersi e lavorare devono disporre di antivirus e possibilmente di una protezione ai dati contenuti negli hard disk (crittografia);
     
  3. I sistemi operativi e i software utilizzati devono essere aggiornati alla versione più recente, al fine di proteggersi da vulnerabilità conosciute. Analogamente per i sistemi di rete aziendale come i firewall;
     
  4. Limitare i diritti di accesso dall’esterno alle sole cartelle realmente necessarie per lavorare in smart working. Questa precauzione vi consentirà, in caso di accesso indesiderato, di limitare al massimo i rischi e la sottrazione di dati e informazioni;
     
  5. Sensibilizzare il personale sui rischi derivanti da mail, virus o altre minacce anche se queste fanno esplicito richiamo a parole ormai all’ordine del giorno quali, ad esempio, Coronavirus, PEC, ecc. Lo spam a tema Coronavirus è ormai all’ordine del giorno.

 

Siamo, è inutile dirlo, di fronte ad una situazione di crisi mai vissuta prima dalla nostra generazione, per questo, tenere un comportamento corretto e responsabile nei prossimi giorni sarà fondamentale per uscirne nel migliore dei modi.

 

Autore: Alessandro Gigliotti CEO Axterisco e Team Leader Auditor ISO 9001 e ISO 27001

 

 

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