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Page Experience Update 2021: come cambierà l’algoritmo di Google?

05 maggio 2021

Nel novembre 2020 Google ha annunciato dal suo blog ufficiale il lancio di Google Page Experience Update, il nuovo e attesissimo aggiornamento Google, fissandone la data di lancio per maggio 2021.

In questi ultimi giorni, un comunicato ufficiale proveniente dal colosso di Mountain View ha, però, annunciato di aver posticipato l’aggiornamento al prossimo giugno, stabilendone l’implementazione completa a fine agosto.

Il nuovo Google page experience update 2021, dunque, arriverà a inizio estate e porterà con sé un’importante novità: d’ora in poi l’esperienza dell’utente assumerà sempre più un ruolo fondamentale nel processo di indicizzazione dei siti web, aggiungendo di fatto nuovi parametri al già lungo elenco di criteri di valutazione definiti per il ranking Google.

Il Google update 2021 ha infatti introdotto i c.d. Core Web Vitals, un nuovo set di metriche relative alle prestazioni del sito, focalizzate sull’esperienza utente.

Oltre all’ottimizzazioni mobile first, alla sicurezza HTTPS e al caricamento delle pagine, quindi, anche le c.d. metriche Core Web Vitals diventeranno importantissimi fattori di posizionamento sul motore di ricerca.

Core Web Vitals: cosa sono e perché saranno fondamentali per ogni sito web

Quando si parla di Core Web Vitals si fa riferimento a tutti quegli elementi che influenzano l’esperienza utente, favorendone la permanenza sulla pagina web.

I nuovi Core Web Vitals sono:

  • Tempo di caricamento della pagina (Largest Contentful Paint);
  • Interattività (First Input Delay);
  • Stabilità visiva del caricamento (Cumulative Layout Shift).

Tempo di caricamento della pagina: si riferisce all’intervallo di tempo tra l’inizio del caricamento della pagina e il rendering completo dell’immagine o del blocco di testo più grande e visibile dall’utente. Per assicurare un’ottima esperienza utente, l’LPC deve avvenire mediamente entro un periodo di tempo inferiore ai 3 secondi dal primo avvio.

Interattività: è una metrica che misura il tempo trascorso tra la prima interazione di un utente con una pagina (clic su un link, tocco di un pulsante ecc…) e il momento in cui il browser risponde effettivamente all’interazione. Un buon FID, in media, dovrebbe restare sotto la soglia dei 100 millisecondi.

Stabilità visiva del caricamento: definisce lo spostamento imprevisto del layout del contenuto della pagina che si sta caricando. Un buon punteggio di CLS dovrebbe essere minore di 0,1.

Gli altri indicatori introdotti da Google Page Experience

Assieme ai Core Web Vitals, che sono i segnali principali, il Google update 2021 ha stabilito altri indicatori per misurare il livello di user experience relativo ad una pagina, tra cui possiamo trovare:

  • Mobile Friendly - ovvero l’ottimizzazione per i dispositivi mobili, valutabile attraverso il test di compatibilità;
  • HTTPS - il protocollo di sicurezza utilizzato per la trasmissione di dati sul web;
  • Safe browsing - segnala la navigazione sicura e l’assenza di contenuti dannosi o ingannevoli;
  • No intrusive Interstitial - l’elemento che misura l’accessibilità da parte dell’utente dei contenuti della pagina da dispositivi mobili, penalizzando i siti web che usano banner pop-up intrusivi.

In conclusione

A seguito di questo nuovo aggiornamento dell’algoritmo, Google vuole sottolineare ai proprietari dei sito internet, agli sviluppatori e ai SEO Copywriter, la grande importanza dell’utente e dell’esperienza che vive durante la navigazione.

Per questo motivo, l’ottimizzazione di tutte queste metriche relative alla percezione dell’esperienza utente, ora più che mai, deve essere posta al centro delle strategie aziendali.

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